ELETTROCARDIOGRAMMA (ECG, EKG): COSA RAPPRESENTA E COME SI INTERPRETA

INDICE

  1. COS’E’ E COSA RAPPRESENTA
  2. COME SI INTERPRETA E COME SI LEGGE
  3. A CHI E’ RIVOLTO
  4. IL CUORE E IL CICLO CARDIACO

1. Cos’è l’elettrocardiogramma

L’elettrocardiogramma (siglato ECG o EKG) è la registrazione con rappresentazione grafica dell’attività elettrica del cuore: per ogni battito del muscolo cardiaco si registrano degli impulsi elettrici che vengono tradotti in tracciati disegnati su speciali fogli di carta millimetrata.

Ogni azione del muscolo cardiaco genera impulsi elettrici che comportano sulla superficie corporea delle differenze di tensione elettrica (ovvero di potenziale elettrico), che possono essere registrate per controllare la funzionalità del cuore e dei suoi vasi di sangue.

Le differenze di potenziale sono soggette a fluttuazioni in tempo e spazio e le loro tracce possono essere registrate grazie alla proprietà di conducibilità elettrica del fluido interstiziale (il liquido intercellulare e tra i tessuti).

La registrazione si effettua fissando elettrodi (patch speciali imbevuti di un gel conduttore) in punti prescelti sulla superficie corporea, tramite i quali i segnali elettrici sono trasmessi ad un apparecchio chiamato elettrocardiografo; grazie ad un algoritmo che calcola in tempo reale tutte le oscillazioni, queste sono impresse sulla carta sotto forma di grafico, come rappresentazione fedele dei movimenti cardiaci per tutta la durata della registrazione.

Questa rappresentazione grafica dei movimenti cardiaci si chiama tracciato e riporta le oscillazioni come una successione di onde alte e base e di segmenti più o meno lineari: in pratica una fotografia di tutte le azioni del cuore nell’arco di un battito ovvero di un ciclo cardiaco.

Nell’elettrocardiografia si utilizza una carta millimetrata standard (con unità di riferimento 1mm) sulla quale alla fine della registrazione si ottiene il grafico che sull’ascissa porta i riferimenti al tempo trascorso dall’inizio alla fine della registrazione (1 secondo ogni 25mm), e sull’ordinata le variazioni del potenziale elettrico (1 millivolt ogni 10mm).

2. Il tracciato dell’elettrocardiogramma: come si interpreta e come si legge

Le oscillazioni elettriche del cuore vengono registrate e rappresentate in tracciato leggibile su carta: Il grafico è generato su carta millimetrata standard di unità di 1mm (come riferimento visivo vi è una linea più marcata per ogni 5 linee orizzontali e verticali), con il tempo in ascissa e con l’ampiezza d’onda in ordinata: la scala standard è di 1 sec x 25mm per il tempo e 1mV x 10mm per l’ampiezza. 

L’ampiezza d’onda è variabile in funzione dell’intensità del potenziale elettrico presente nel cuore in ogni momento del suo funzionamento: il tracciato del ECG presenta onde positive notate P, R e T; e onde negative notate Q e S (la positività e la negatività di queste onde si riferiscono alle loro posizioni nel grafico, rispetto alla linea 0 o linea isoelettrica).

Onda P – la prima onda del ciclo cardiaco, origina negli atri ed è di piccole dimensioni (durata 60-120 ms/ ampiezza ≤0,25mV)

Intervallo PR – è un intervallo isoelettrico perché le differenze di potenziale sono minime (i segnali elettrici generati nel passaggio dagli atri verso i ventricoli sono deboli e non vengono registrati sulla superficie corporea); sono considerati normali valori tra 120 e 200 ms.

Complesso QRS – la successione di 3 onde generate nei ventricoli:

  • Q – la prima, negativa e di piccole dimensioni;
  • R – positiva e molto alta, corrispondente a una massa muscolare più ampia (soprattutto quella del ventricolo sinistro);
  • S – l’ultima, negativa e di piccole dimensioni, segna la depolarizzazione della regione posteriore dei ventricoli

Segmento ST – anch’esso isoelettrico, in quanto segna il momento della totale depolarizzazione e l’inizio della ripolarizzazione ventricolare

Onda T – di piccole dimensioni, non sempre tracciabile, segna la ripolarizzazione dei ventricoli

Intervallo QT – rappresenta l’intera successione della depolarizzazione/ripolarizzazione dei ventricoli; i valori considerati normali sono tra 350 e 440 ms

Onda U – normalmente di dimensioni minime, può passare inosservata in un ECG normale; può risultare evidente nei casi di dimensioni aumentate del miocardio.

Il calcolo della frequenza cardiaca in un tracciato normale si può effettuare facilmente partendo dalla misurazione dell’intervallo tra 2 complessi QRS e utilizzando equazioni specifiche.

3. A chi si rivolge l’esame elettrocardiogramma

Come esame di base, semplice da effettuare e non invasivo, l’elettrocardiogramma risulta di reale importanza in numerosi contesti clinici:

  • valutare la frequenza e il ritmo del battito cardiaco;
  • individuare anomalie funzionali e morfologiche del cuore;
  • monitorare l’effetto dei farmaci utilizzati in terapia cardiovascolare, renale, metaboliche
  • verificare la buona funzionalità di un pace-maker;
  • controllare la buona funzionalità dell’apparato cardio-circolatorio in ambito sportivo
  • valutare e monitorare il rischio cardiovascolare, insieme alla misurazione della pressione arteriosa e il monitoraggio dei principali parametri biologici

 

Nella prevenzione delle malattie cardio-cerebro-vascolari, come da linee-guida ESC-ESH (revisione 2023 e successive) il protocollo di prevenzione CV per tutti gli adulti comprende l’esecuzione dell’ECG insieme alla misurazione dei parametri vitali (colesterolo, glicemia, trigliceridi, transaminasi) e della pressione arteriosa, almeno 1 volta all’anno.

4. IL CUORE E IL CICLO CARDIACO

Il cuore è l’organo vitale che funziona come una pompa: ogni suo battito porta il flusso di sangue verso tutti gli altri tessuti ed organi tramite i vasi di sangue; in una sequenza continua e senza riposo che mantiene attivo e dinamico il torrente sanguigno in tutta la rete vascolare, dalle arterie cerebrali ai più piccoli capillari periferici.

Il cuore è un sincizio: tutte le sue cellule si muovono all’unisono come un’unica entità; ogni battito cardiaco significa una successione ordinata e precisa di oscillazioni (deflessioni) date dalla depolarizzazione e ripolarizzazione delle cellule cardiache; successione che porta il nome di ciclo cardiaco.

Il ciclo cardiaco è definito dalla sequenza della fase di contrazione miocardica detta sistole, e della fase di rilassamento miocardico, cioè diastole; le sistole e le diastole si succedono senza interruzione in un ritmo da battito cadenzato e rumore caratteristico: i toni cardiaci.

  • durante la sistole si ha una fase di contrazione isovolumetrica, seguita dalle fasi di espulsione (svuotamento) ventricolare, rapida e poi lenta e durante le quali si può sentire il primo tono cardiaco e l’inizio del secondo tono cardiaco;
  • durante la diastole invece si assiste alla fase di rilasciamento isovolumetrico seguita dalla fase auxotonica, cioè di riempimento ventricolare rapido (che permette di sentire il terzo tono) e poi lento (che permette di sentire il quarto tono cardiaco);
  • i toni cardiaci sono i rumori prodotti dalle valvole delle camere del cardio quando si chiudono e dal flusso di sangue nel suo passaggio attraverso di esse.

Il Centro Prelievi e Infermieristico Pelizzo a Udine pone a disposizione degli utenti il servizio di Telemedicina-Telecardiologia con possibilità di richiedere ed effettuare gli esami di secondo livello in prevenzione e monitoraggio della salute: elettrocardiogramma, holter cardiaco e holter pressorio con risultati rapidi e con refertazione specialistica validata e certificata da medici specialisti cardiologi.

Fare l’esame dell’elettrocardiogramma a Udine è facile e veloce nell’Ambulatorio Pelizzo: tutti i giorni della settimana da lunedì a sabato, con refertazione rapida (2H-24H) eseguita da medici specialisti cardiologi; anche per certificazione medica richiesta per svolgere attività fisica non agonistica, per bambini e per adulti.

In alternativa, l’elettrocardiogramma si può richiedere ed effettuare a casa propria attivando il servizio infermieristico a domicilio: per tutte le informazioni e per prenotare non esitate a contattarci.