Il termine ‘’dolore pelvico-perineale’’ indica lo stato dolorifico localizzato a livello del pavimento pelvico e del “basso addome”, dolore che può essere causato sia dalla componente muscolo-tendinea perineale che dagli organi contenuti nella pelvi.
Il dolore pelvico-perineale può essere acuto (insorge in maniera improvvisa e inaspettata) o cronico (si ripete e / o persiste per più di 6 mesi successivi).
Il dolore pelvico può comparire improvvisamente o gradualmente; può aumentare d’intensità in modo graduale e presentare pichi acuti (ondate di dolore); può mantenere un fondo costante oppure avere manifestazioni intermittenti.
Il dolore pelvico può essere acuto, basso o crampiforme (come i dolori mestruali); il dolore viene considerato cronico se continua o si ripresenta con riaccutizzazioni peggiorative per più di 6 mesi.
La comparsa di dolore pelvico può essere dovuta a disturbi muscolo-scheletrici, a patologie di uno degli organi contenuti nella pelvi, a un problema neurologico; spesso i sintomi possono essere sovrapponibili ed erroneamente attribuiti ad un disturbo, mentre le cause sono multifattoriali soprattutto nel dolore cronico.
Nel dolore acuto come nel cronico, la zona pelvica può essere ipersensibile al tatto; possono essere associati anche sintomi come febbre, nausea, vomito, stordimento o confusione.
Cosa sono la pelvi e il perineo? cenni di anatomofisiologia
Anatomicamente, la pelvi è il bacino: rappresenta la parte inferiore (l’estremità caudale) del tronco del corpo umano, delimitata tra l’addome e le cosce; è la struttura osteo-articolare che sostiene il peso del tronco e lo connette agli arti inferiori, mantenendo la stabilità dell’apparato muscolo-scheletrico, permettendo la rotazione del tronco e contribuendo all’equilibrio posturale.
Le ossa del bacino sono due ossa iliache o ossa delle anche, l’osso sacro e il coccige; uniti da articolazioni poco mobili, rivestiti da muscoli e tendini, con una vasta rete sanguigna e nervosa essenziali per funzioni come la sensibilità del perineo, il controllo sfinterico, la funzione sessuale, la contrattilità dei muscoli del pavimento pelvico.
I muscoli disposti all’interno della pelvi prendono il nome di muscoli del pavimento pelvico e si dispongono in due strati, uno più superficiale ed uno più profondo; supportano nella corretta posizione gli organi all’interno della cavità pelvica.
La membrana che riveste l’intera cavità addominale e che protegge gli organi in essa contenuti viene chiamata peritoneo; permette agli organi il movimento fluido, facilitando anche processi come l’assorbimento dei nutrienti e la digestione.
Per ‘’perineo’’ – o pavimento pelvico – si indica la zona anatomica posta tra le ossa pubiche e il coccige; costituito da più strati di muscoli e tessuti molli, chiude in basso il bacino come un diaframma; contribuisce a funzioni importanti come la minzione, l’evacuazione delle feci, la continenza, le funzioni sessuali.
La Sindrome del Dolore Pelvico Cronico (Chronic Pelvic Pain , CPP) è definita come un dolore persistente e/o ricorrente, associato a sintomi delle basse vie urinarie, intestinali, ano-rettali, ginecologici; anche in assenza di segni clinici obiettivi di patologie a carico degli organi addominali e della cavità pelvica.
Dal punto di vista clinico, il dolore pelvico cronico è caratterizzato da alterazioni nelle fasi dell’informazione sensoriale: la sensazione (con iperalgesia) e la percezione (con allodinia).
L’iperalgesia è il termine che indica la risposta eccessiva, amplificata od alterata ad uno stimolo doloroso di per sé normale; dovuta all’ipersensibilizzazione del sistema nervoso, con aumento della percezione del dolore.
Il termine ‘’allodinia’’ è definito dall’International Association for the Study of Pain (IASP, 1994) come un dolore suscitato da uno stimolo che normalmente non è in grado di provocare una sensazione dolorosa: dovuta all’alterazione nella trasmissione dei segnali sensoriali da e verso il sistema nervoso centrale, alterazione che si verifica in condizioni di lesioni nervose, infezioni ed infiammazione cronica, ipersuscettibilità periferica.
Il dolore pelvico cronico si presenta con una varietà di sintomi e segni clinici che indicano generalmente una disfunzione del sistema somato-sensoriale, caratterizzata da una sensibilizzazione periferica e/o centrale, in correlazione ad un processo infiammatorio tessutale o d’organo.
In relazione all’organo maggiormente coinvolto nella sintomatologia ed alla funzione che risulta più disturbata, il dolore cronico pelvico prende un nome indicativo-orientativo (ad es vulvodinia, coccigodinia, dolore perineale, dispareunia ecc.)
Le strutture muscolari e tendinee sono normalmente coinvolte nel dolore cronico, esprimendo diverse patologie come la fibromialgia, il dolore miofasciale localizzato (trigger point), la coccigodinia etc.
Le cause più comuni del dolore pelvico cronico sono
Le cicatrici dolorose (cicatrici neurologiche distali) – avvenute in seguito agli interventi di chirurgia pelvica – rappresentano una delle cause in aumento per la sindrome del dolore pelvico cronico; le cicatrici post-parto (taglio cesareo, episiotomia, lacerazioni vaginali) sono uno dei motivi maggiori di intervento specialistico in area fisioterapica (come riabilitazione del pavimento pelvico).
Il dolore cronico del sistema osteo-scheletrico e muscolare si sovrappone e contribuisce all’aggravamento del quadro clinico del dolore pelvico: il mal di schiena (lombalgie, sciatalgie), il dolore cronico dell’anca, l’infiammazione articolare in seguito a traumi ecc.
Il dolore pelvico può manifestarsi in modo costante e continuo, sordo o con pichi acuti come fitte; oppure intermittente o crampiforme; può essere anche una combinazione di queste manifestazioni; fatto che può provocare ritardi e difficoltà nell’inquadramento diagnostico.
La Sindrome del Dolore Pelvico Cronico è caratterizzata da una pleiade di sintomi e segni clinici tra cui i più comuni sono
Molto spesso, il dolore pelvico cronico porta a limitazioni della vita sociale e lavorativa, alla comparsa dell’ansia e depressione, con lo sviluppo di una condizione invalidante generalizzata che richiede intervento specialistico integrato su più fronti.
Il dolore pelvico cronico può interessare sia uomini che donne, a tutte le età e per tutte le razze; con maggiore incidenza per le donne, tra le quali si rileva in maniera sostanziale – circa il 30% delle donne di qualsiasi età riferisce di soffrirne, saltuariamente o costantemente, in maniera aggravante o progressiva.
Nelle donne, il dolore pelvico cronico è responsabile del 10% delle visite specialistiche ginecologiche, del 40% delle laparoscopie diagnostiche e del 10-15% degli interventi di isterectomia (intervento chirurgico di asportazione dell’utero, come parte del trattamento dell’endometriosi, fibromi, malattie della pelvi).
La SCPP determina inoltre un decadimento della qualità di vita, caratterizzato da ansia e depressione, frustrazione relazionale ed insoddisfazione nei rapporti intimi che si specchiano nella vita di coppia.
L’intervento della fisioterapista risulta utile nella cura del dolore pelvico per le donne che soffrono di
Di solito, nelle donne che soffrono di dolore pelvico cronico si riscontra la condizione di ‘’pavimento pelvico debole’’: dettato da debolezza muscolare, ipotonia, ipertonia, perdita di supporto pelvico, prolasso d’organo ecc.
I segni precoci e segnali d’allarme di un pavimento pelvico debole sono
Il pavimento pelvico debole può essere purtroppo una conseguenza della gravidanza: durante il periodo della gravidanza e post-parto è fondamentale eseguire esercizi di presa di coscienza e di rinforzo del pavimento pelvico per prevenire al meglio le disfunzioni pelviche future.
Più in generale, la riabilitazione del pavimento pelvico è messa in pratica per trattare
Alcune fisioterapie del pavimento pelvico includono:
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Sono altresì disponibili interventi della sfera infermieristica quali iniezioni, prelievi venosi per analisi del sangue, telecardiologia, cateterismo e stomie nonché il servizio NUTRIZIONISTA con la consulenza professionale in ambito della DIETETICA.
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fonti essenziali
WCPT – World Confederation of Physical Therapy
Van Reijn-Baggen DA, Han-Geurts IJM, Voorham-van der Zalm PJ, et al. Pelvic Floor Physical Therapy for Pelvic Floor Hypertonicity: A Systematic Review of Treatment Efficacy. Sex Med Rev 2021;XX:1−22
Pelizzo centro infermieristico e prelievi sas di Pelizzo Luigi e Soci.
Via Cividale 292 – 33100,Udine
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