ANEMIA: CAUSE, SINTOMI, ESAMI

INDICE

  1. ANEMIA: DEFINIZIONE E CAUSE
  2. ANEMIA: QUANTI TIPI CI SONO
  3. I SINTOMI E SEGNI CLINICI DELL’ANEMIA
  4. LA DIAGNOSI DI ANEMIA: LE ANALISI DEL SANGUE
  5. PREVENZIONE E CURA DELL’ANEMIA: L’ALIMENTAZIONE

1. ANEMIA: DEFINIZIONE E CAUSE PRINCIPALI

L’anemia rappresenta il nome generico dato alla condizione fisiopatologica del sangue in cui si riscontra la diminuzione del numero e/o l’alterazione della forma dei globuli rossi (chiamati anche eritrociti od emazie).

Più nello specifico, si parla di anemia quando

  • i valori dell’emoglobina (la metallo-proteina sita all’interno dei globuli rossi e specializzata nel trasporto dell’ossigeno nei tessuti) scendono sotto 13g/dL nell’uomo e 12g/dL nella donna
  • la conta dei globuli rossi è più bassa dei valori standardizzati/normali: indicativamente, 5-6 mil/mcL negli uomini e 4.5-5.5 mil/mcL nelle donne

 La diminuzione del numero di globuli rossi determina alterazioni negative nel trasporto e la distribuzione dell’ossigeno e nutrienti chiave in tutti i tessuti del corpo, che ne subirà un insufficiente apporto con conseguenze di entità e durata variabili (tra i fattori condizionanti: l’età, le patologie pregresse e le loro terapie farmacologiche, l’alimentazione).

Il numero e la forma dei globuli rossi sono condizionati dalla buona funzionalità del midollo osseo, dalla sintesi dell’emoglobina e dall’equilibrio tra il processo emocateretico (la distruzione dei globuli rossi) e quello della produzione eritrocitaria (eritropoiesi).

In linea generale, la condizione di anemia (bassa conta dei globuli rossi) può essere acuta o cronica e si può verificare in seguito a

  • sanguinamento eccessivo
  • ridotta o alterata produzione eritrocitaria
  • aumentata o alterata distruzione eritrocitaria

2. ANEMIA: QUANTI TIPI CI SONO

In base alla causa principale, le anemie si classificano in 3 maggiori tipologie:

  • da sanguinamento eccessivo
  • da alterata produzione degli eritrociti
  • da alterata distruzione degli eritrociti

Le anemie da sanguinamento – perdita di sangue – eccessivo si possono verificare come condizione

  • acuta (traumi, interventi chirurgici)
  • ripetitiva (menarca abbondante, episodi ripetuti di epistassi)
  • cronica (emorragie piccole ma costanti a livello del tratto gastrointestinale, delle vie urinarie ecc).

 

Le alterazioni dell’eritropoiesi (la produzione di eritrociti )si possono verificare sia in quantità (ridotta sintesi di globuli rossi) sia in qualità (anomalie della struttura dell’eritrocita); tra le cause si contano

  • la riduzione della capacità del midollo osseo di produrre nuovi globuli rossi (dovuta a malattie tumorali, inibizione immuno-mediata della crescita eritrocitaria)
  • alterata produzione e differenziazione delle cellule staminali volte a diventare eritrociti: le anemie aplastiche o aplasie eritroidi
    • in questo gruppo di anemie rientrano le anemie provocate da malattie croniche dei reni e insufficienza renale, da malattie autoimmuni, da neoplasie, da infezioni croniche, da insufficienze ghiandolari (come le alterazioni della funzione tiroidea)
    • l’insufficienza renale cronica può portare all’anemia anche per la ridotta sopravvivenza dei globuli rossi nel circolo sanguigno, dovuta alla iperproduzione di tossine dell’azoto (uremiche) a livello dei reni 
  • alterata sintesi e rilascio di profattori, coenzimi, vitamine e DNA
    • anemia perniciosa – anemia da carenza di vitamina B12 (cobalamine): da ridotto apporto con gli alimenti; da malassorbimento intestinale; da patologia gastrica cronica ( responsabile del deficit di fattore intrinseco – una mucoproteina secreta nello stomaco che permette l’assorbimento gastrico della vitamina B12, a sua volta immagazzinata soprattutto nel fegato e utilizzata dal midollo osseo nella sintesi di eritrociti)
    • anemia megaloblastica – anemia da carenza di vitamina B9 (folati, acido folico): da ridotto assorbimento gastrointestinale (che si verifica in celiachia, malattia di Crohn, alcolismo); condizione fisiologica in gravidanza
    • anemia macrocitica megaloblastica – anemia da deficit di folati e di vitamina B12: la loro mancanza incide sulla via metabolica degli acidi nucleici, in particolare sulla conversione di RNA a DNA, una delle fasi nella maturazione delle cellule)
  • alterata sintesi di emoglobina:
    • da carenza di ferro (anemia sideropenica o sideropenia): si verifica quando le scorte di ferro nell’organismo sono basse; le cause del deficit di ferro sono il ridotto apporto alimentare, il malassorbimento intestinale (celiachia, morbo di Crohn), l’aumentata richiesta fisiologica (gravidanza, allattamento, età pediatrica), le emorragie croniche (malattie infiammatorie croniche gastrointestinali) ecc
    • da alterato utilizzo del ferro (anemia sideroblastica): si verifica quando l’organismo non utilizza in modo corretto le scorte di ferro anche se esse rientrano nei valori normali
    • da alterazione strutturale delle catene emoglobiniche: anemie da fattore ereditario e a base genetica, come l’anemia falciforme la quale consiste nella formazione di globuli rossi della forma caratteristica a mezzaluna (o falce); e come le talassemie (l’anemia mediterranea) le quali consistono nell’alterazione delle catene alfa o beta emoglobiniche e possono essere lievi, moderate o gravi

 

Le alterazioni del processo emocateretico: la distruzione eritrocitaria ovvero l’aumento massiccio dell’emolisi – l’iperemolisi – conduce ad anemia emolitica; le possibili cause sono

  • gravi perdite ematiche (come le emorragie da traumi estesi)
  • difetti congeniti dei globuli rossi (patologie come la sferocitosi o l’ellissocitosi ereditaria; da carenza enzimatica ereditaria – come il favismo, provocato dal deficit congenito di enzima G6PD)
  • presenza di autoanticorpi (anemie immuno-emolitiche),
  • difetti meccanici (la presenza di protesi valvolari cardiache),
  • intossicazioni con agenti chimici (piombo, arsenico),
  • ustioni,
  • infezioni acute e croniche virali, batteriche, protozoiche (citomegalovirus, virus dell’epatite B e C, HIV, mononucleosi infettiva-virus Epstein-Barr ecc)

 

3. I SINTOMI E SEGNI CLINICI DELL’ANEMIA

La condizione di anemia si può instaurare lentamente e svilupparsi silenziosamente, senza sintomi e segni clinici visibili o facilmente individuabili; i primi indizi che conducono a sospettare una condizione di anemia sono la spossatezza e l’affaticamento con poca resistenza allo sforzo di qualsiasi entità (la cosiddetta astenia).

La progressione e la cronicizzazione della condizione di anemia portano a segni clinici e sintomi quali

  • pallore della cute e tegumenti
  • secchezza delle mucose (cavo orale asciutto, labbra pallide, congiuntiva oculare rosa pallido)
  • sensazione di freddo, estremità fredde e pallide con formicolii e intorpidimenti (si sospetta la carenza della vitamina B12)
  • capelli e unghie fragili
  • mal di testa, cefalea,
  • vertigini ed acufeni
  • difficoltà del respiro, fiato corto
  • alterazioni dell’attività cardiaca: battito cardiaco accelerato e/o irregolare, tachicardia, tachiaritmia; dolori al petto; sensazione di oppressione toracica ( angina pectoris)
  • pressione arteriosa bassa (ipotensione)
  • dolori muscolari e articolari, spasmi e crampi muscolari; la sindrome delle gambe senza riposo
  • disturbi del sonno – insonnia, risvegli notturni ripetuti
  • disfunzioni neuro-cognitive – stress, mancanza di concentrazione, calo delle prestazioni
  • aumentata predisposizione alle infezioni virali e batteriche

per saperne di più sui segni clinici e sintomi correlati ai vari tipi di anemia: link sotto

  • https://www.msdmanuals.com/it/professionale/multimedia/table/caratteristiche-delle-anemie-più-comuni

4. DIAGNOSI DELL’ANEMIA: LE ANALISI DEL SANGUE

Nella diagnosi della condizione di anemia si parte dall’anamnesi completa ed approfondita che include indagini sullo stile di vita, stato di nutrizione ed alimentazione;  le analisi del sangue generali e specifiche sono necessarie per evidenziare le cause dell’anemia.

Le analisi del sangue solitamente comprese nei pacchetti standard per l’anemia (Check Up anemia) sono

  • emocromo con formula leucocitaria (la conta dei globuli)
  • l’analisi dello striscio di sangue (per identificare le alterazioni della forma degli eritrociti)
  • gli indici biochimici del ferro (sideremia, ferritina, transferrina, capacità legante ferro TIBC)
  • la vitamina B9 (folati)
  • la vitamina B12 (cobalamine)

L’anemia è definita e diagnosticata quando le analisi del sangue portano risultati come

  • Emoglobina meno di 14 g/dL (140 g/L) per gli uomini / 12 g/dL (120 g/L) per le donne
  • Ematocrito meno di 42% ( 0,42) per gli uomini / 37% ( 0,37) per le donne
  • Globuli rossi meno di 4,5 milioni/mcL ( 4,5 × 1012/L) per gli uomini /  4 milioni/mcL ( 4 × 1012/L) per le donne

Per la diagnosi differenziata ed in base al quadro clinico del paziente, lo specialista potrà richiedere approfondimenti con analisi del sangue per

  • la bilirubina e le transaminasi Got, Gpt, Gamma-GT (per evidenziare un danno epatico e/o infiammazione tessutale)
  • la lattato deidrogenasi (LDH, lactate dehydrogenase – per approfondire le cause in sospetta anemia emolitica)
  • l’aptoglobina (proteina legante l’emoglobina libera circolante) e l’antiglobulina (test Coombs diretto, per indagare la presenza di anticorpi anti-IgG e C3)

Oltre alle analisi del sangue, si possono richiedere l’esame completo delle urine (per cercare la presenza nelle urine di eritrociti ed emoglobina) e la ricerca del sangue occulto nelle feci.

5. PREVENZIONE E CURA DELL’ANEMIA: L’ALIMENTAZIONE

La cura e prevenzione delle anemie inizia dall’alimentazione: il regime dietetico-nutrizionale sano ed equilibrato che deve garantire un adeguato apporto di ferro, folati e cobalamine.

L’alimentazione deve comprendere cibi di origine animale come carne e pesce (apportanti ferro emico, assorbito in maniera più sostanziosa dal corpo umano rispetto a quello non emico, contenuto negli alimenti di origine vegetale).

Le raccomandazioni generali per la dieta correttiva dell’anemia sono

  • assumere alimenti ricchi di vitamina C, vitamina A, vitamine del complesso B, cisteina e rame per migliorare l’assorbimento del ferro
  • ridurre e proporzionare gli alimenti contenenti elevate quantità di tannini, fibrecalcio e fosforo, poiché questi elementi riducono l’assorbimento del ferro; ricordando di assumere la quantità di calcio di riferimento quotidiano
  • bere acqua in quantità per evitare la disidratazione (il calo volemico)
  • osservare le buone regole della corretta alimentazione circa la riduzione di grassi saturi e di bevande ed alimenti ricchi di zuccheri; e l’assunzione quotidiana di adeguate porzioni di frutta e verdura

Per combattere l’anemia, l’alimentazione dovrebbe essere incentrata su cibi ricchi di ferro (ed anche vitamine del gruppo B, in particolare vitamina B12 e folati; di vitamina C; di minerali quali rame, zinco) come

  • tutta la carne bianca e rossa, frattaglie, cacciagione
  • pesce (tonno, merluzzo, salmone) e molluschi (cozze, vongole, calamari, seppie, polpi)
  • uova
  • legumi (fagioli, ceci, lenticchie, soia, fave)
  • latte e derivati (in caso di carenza da vitamina B12)
  • verdure (peperoni, spinaci, fiori di zucca); in generale tutta la verdura quale fonte primaria di vitamina A, antiossidanti, rame
  • erbe aromatiche
  • cereali ; contenere l’apporto dei cereali integrali perché ricchi di fibre (che possono ostacolare l’assorbimento del ferro)

In linea generale si consiglia di

  • non assumere contemporaneamente cibi ricchi di ferro e quelli ricchi di calcio e fosforo, per evitare problemi di assorbimento gastrointestinale
  • evitare o ponderare tè, caffè, vino, cioccolato

La redazione di un piano dietetico-alimentare specifico ed incentrato sul fabbisogno individuale spetta al biologo nutrizionista, il quale elaborerà i protocolli dietetici e le sequenze di controllo dei risultati, insieme al medico specialista ed in base ai controlli clinici (incluse le analisi del sangue per monitorare i livelli dei parametri biochimici).

La sola alimentazione può non essere sufficiente per assumere la quantità di ferro e nutrienti necessaria per il ripristino delle scorte organiche: nel caso di diagnosi certa di sideropenia non si può contare solo sull’apporto alimentare, rendendosi obbligatoria l’integrazione marziale; una volta equilibrato il bilancio del ferro, sarà più facile mantenerlo con l’adeguato regime alimentare.

Per l’integrazione marziale si intende l’apporto di ferro per via orale, somministrato in varie formulazioni di sali (fumarato, gluconato, solfato, saccarato..), chelati (picolinato, bisglicinato..), particolato ( sucrosomiale, liposomiale..) .

Nella scelta della forma di integrazione marziale si dovrà tener conto dell’eventuale presenza di disturbi gastrointestinali e terapie farmacologiche in atto.

Anche se il ferro viene assorbito meglio quando assunto a digiuno, per ovviare eventuali disturbi gastrici e intestinali (nausea, bruciore e dolore di stomaco, diarrea/stipsi, flatulenza, feci scure) la somministrazione del ferro può avvenire in unica soluzione giornaliera la mattina dopo colazione ed in associazione con la vitamina C che gioca ruolo di supporto nella farmacocinetica del ferro nell’organismo.

Nella cura delle anemie gravi e molto gravi si interviene prima di tutto per la correzione dello stato di ipossia dei tessuti (dovuta a deficit di trasporto dell’ossigeno ai tessuti); il secondo approccio consiste nel normalizzare i livelli di plasma e/o ferro, con interventi specialistici (infusioni-fleboclisi/trasfusioni ecc).

In Ambulatorio Pelizzo a Udine è possibile richiedere le analisi del sangue ed esami specifici indicati dallo specialista per valutare lo stato di anemia; è disponibile anche il pacchetto standard di analisi del sangue CHECK UP ANEMIA.

Gli esami ematochimici sui campioni di sangue venoso sono eseguiti presso i laboratori Bianalisi, leader nazionale nell’esecuzione di analisi ed indagini di laboratorio.

Nell’approccio dietetico-alimentare di cura dello stato di anemia,  Ambulatorio Pelizzo  a Udine pone a disposizione degli utenti la consulenza dietetico-alimentare con il Biologo Nutrizionista: su appuntamento, in orari altamente flessibili e da concordare al momento della prenotazione.

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fonti essenziali

Epicentro ISS

researchgate.net

MSDmanuals.com