Le infezioni urinarie, IVU: quali sono e come si manifestano?
Il termine ‘’infezioni urinarie’’ include in modo generico tutti i disturbi dell’apparato genito-urinario: dalla semplice infiammazione delle basse vie urinarie alle infezioni batteriche complicate dei reni.
Le IVU sono suddivise in base a 2 fattori principali:
Le infezioni delle basse vie urinarie:
conosciute con il nome generico di ‘’cistite’’, sono molto comuni sia nelle donne che negli uomini e si possono manifestare a tutte le età, con frequenza estremamente più alta nelle donne in età fertile (20-50anni) e con rischio molto alto di ricadute o recidive dovuto soprattutto alle cure superficiali, non completate e/o non idonee.
Normalmente, le alte vie urinarie sono sterili e resistenti alla colonizzazione batterica nonostante la possibile contaminazione con batteri provenienti dal tratto intestinale; le vie urinarie basse sono scarsamente popolate da batteri saprofiti innocui.
L’apparato genito-urinario è provvisto di un meccanismo di difesa complesso che consiste in
Il meccanismo di difesa delle vie urinarie può risultare inefficace in condizioni particolari:
a) — diuresi ridotta, flusso ridotto delle urine, incompleto svuotamento della vescica;
b) — tasso molto alto di contaminazione con batteri del tratto intestinale
c) — ostruzioni delle vie urinarie, presenza di calcoli, ostacoli anatomici al deflusso delle urine; presenza di cateteri
d) — infiammazione del plesso emorroidario
e) — condizioni neurologiche particolari: mancato coordinamento motorio nello svuotamento della vescica
f) — aumentate dimensioni della vescica e della prostata (iperplasia), condizione che favorisce il ristagno delle urine
— disuria: impossibilità o difficoltà a urinare, nonostante il bisogno; con sensazione di dolore e/o bruciore persistenti
— stranguria: emissione di urine ‘’ a goccia’’, in flusso intermittente;
— pollachiuria: frequente o continua necessità di urinare, ma con emissione di urine in quantità nettamente inferiori rispetto al normale;
— dolore pelvico (della zona sovrapubica) con sensazione di incompleto svuotamento della vescica;
— stato febbrile talvolta con brivido;
— dolori al basso ventre o al fianco;
— talvolta tracce di sangue nelle urine.
La presenza massiccia di sangue nelle urine (ematuria) è invece un segnale d’allarme (red flag) da riportare subito all’attenzione del medico (soprattutto se non accompagnata da dolore o bruciore), in quanto può essere indice di patologie più severe dell’apparato urinario e reni, di infezioni sistemiche, di reazioni avverse dei farmaci in prescrizione (anticoagulanti), di malattie tumorali ed a.
Statisticamente parlando, si stima che tutte le donne in età fertile hanno avuto almeno un episodio di cistite acuta non complicata durante la loro vita; e almeno il 30% delle donne va incontro al fenomeno di cistite ricorrente – la reinfezione delle basse vie urinarie, talvolta con segni e sintomi più severi rispetto alle volte precedenti.
Si parla di recidiva – o ricaduta – della cistite quando l’infezione delle vie urinarie si ripresenta almeno 3 volte nell’arco di 1 anno: vi sono sempre le donne più predisposte rispetto agli uomini e il rischio aumenta con
Tra le cause più importanti e fattori predisponenti che favoriscono le ricadute delle cistiti si contano:
è un esame microbiologico non invasivo che si effettua sul campione delle urine ed è volto ad identificare e quantificare i germi patogeni (di solito batteri) che causano l’infezione.
L’esame viene svolto in laboratorio di analisi cliniche: il campione di urine viene posto su terreni di coltura di solito solidi (piastre) per una durata di 24-48 ore; successivamente si osservano il tipo e il numero di batteri sviluppati in colonie sulla superficie della piastra in analisi.
I risultati dell’esame sono pronti nell’arco di 2 giorni se negativo (nessuno sviluppo di germi patogeni in campione analizzato); e nell’arco di 5 giorni lavorativi se positivo (o il tempo necessario per la conta delle colonie batteriche ed eventualmente per valutare la sensibilità dei germi agli antibiotici testati).
Come già riportato, le specie batteriche che più frequentemente causano infezioni delle basse vie urinarie (IVU, cistiti) sono Escherichia coli, Klebsiella e Proteus; si stima che più dell’80% delle cistiti non complicate sia nelle donne che negli uomini a tutte le età sono causate da E.coli.
L’esame dell’urinocoltura si ritiene positivo quando il numero di germi sviluppati in terreno di coltura è maggiore di 100.000/mm; si procede all’identificazione esatta del ceppo batterico presente e se il medico lo ha richiesto si esegue l’antibiogramma: un test analitico in vitro che confronta l’effetto antibatterico di diversi farmaci antibiotici messi a confronto sul campione da analizzare.
determina il grado di sensibilità dei germi all’azione degli antibiotici testati: la sensibilità può essere alta e molto alta (S, S+, S++ ecc), intermedia (I…) o bassa e molto bassa/inesistente (i germi sono resistenti: R).
Il risultato dell’antibiogramma è una lista completa che riporta gli effetti di tutte le molecole con azione antibiotica in analisi, corredata dai loro indici MIC (concentrazione minima inibitoria) e MBC (concentrazione minima battericida); nonché delle associazioni tra le molecole, in ordine di permettere al medico di fare una scelta più accurata possibile per curare l’infezione acuta e soprattutto per evitare lo sviluppo di antibiotico-resistenza.
L’antibiogramma rappresenta quindi uno strumento fondamentale nella scelta della terapia farmacologica da attuare, sia per trattare l’infezione acuta che soprattutto per prevenire future recidive, le quali si possono presentare più aggressive e/o con interessamento progressivo delle alte vie urinarie fino all’unità morfologica-funzionale dei reni (il nefrone); con nota particolare riguardo l’antibiotico-resistenza, la quale negli ultimi tempi è diventata molto diffusa e mette in serio pericolo la salute a livello globale.
L’urinocoltura è un esame indicato molto spesso ed ha una rilevanza particolare in tutti i casi di recidive/ricadute, soprattutto quando sono presenti indici di rischio maggiore (bambini, anziani, compresenza di patologie renali, metaboliche-diabete, cardiache ecc).
L’antibiogramma risulta uno strumento essenziale che permette al medico di prescrivere la terapia antibiotica in modo altamente specifico, in relazione a
In gravidanza, se dall’urinocoltura dovesse risultare la presenza dello streptococco del gruppo B, al momento del parto il medico curante indicherà di effettuare la terapia antibiotica profilattica (anche in assenza di sintomi) per prevenire l’eventuale infezione da streptococco nel nascituro.
Infine ma non per ultimo, la scelta della cura antibiotica specifico-specifica in base all’antibiogramma aiuta a prevenire la distruzione del microbiota – la flora microbica commensale – a livello gastro-intestinale e della zona genito-urinaria, la quale ha un ruolo sine qua non nella competizione con i patogeni opportunisti come Candida, Clostridium, Pseudomonas e quindi nella prevenzione delle sovra-infezioni od infezioni secondarie (candidosi vaginali, disbiosi intestinale, diarrea ecc).
Per curare l’episodio acuto di cistite batterica ed evitarne la ricomparsa è fondamentale seguire l’antibiotico-terapia nei tempi e modi indicati dal medico, con antibiotici scelti in seguito agli esami completi delle urine con eventuale antibiogramma.
Oltre agli antibiotici il medico può prescrivere farmaci antidolorifici-antispastici con azione di rilassamento della muscolatura liscia; antinfiammatori FANs; antidolorifici tradizionali (paracetamolo).
Nella cura e prevenzione delle cistiti ricorrenti, oltre la terapia farmacologica tradizionale si possono associare terapie complementari con efficacia dimostrata da numerosi studi scientifici:
Oltre all’esame delle urine, il medico può indicare di eseguire analisi del sangue per la funzione renale, soprattutto in condizioni particolari di rischio (diabete, compromissione cardiovascolare, gravidanze a rischio – preeclampsia / eclampsia ecc) e nei casi di recidive nell’ambito del monitoraggio della funzione renale.
In Ambulatorio Pelizzo a Udine si possono eseguire tutte le analisi del sangue ed esami delle urine od altri campioni biologici, indicati dallo specialista prescrivente; sono altresì disponibili pacchetti standard e specifici per la prevenzione e controllo della salute, come i CHECK UP: formulati per indagare in modo approfondito e mirato per ogni fabbisogno individuale dei pazienti.
su prenotazione tutti i giorni della settimana, da lunedì a sabato dalle 07.30 alle 10.30, con prelievo venoso e raccolta del campione delle urine.
Le analisi del sangue e l’esame delle urine vengono svolti nei Laboratori Bianalisi, leader nazionale nell’ambito delle analisi biochimiche-cliniche.
Per informazioni dettagliate sulla raccolta del campione di urine: leggi l’articolo al link ESAME URINE
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fonti essenziali
Epicentro ISS
researchgate.net
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Via Cividale 292 – 33100,Udine
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