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TIROIDE E FUNZIONE TIROIDEA

INDICE

  1. LA TIROIDE: COS’E’ E DOVE SI TROVA
  2. LE FUNZIONI DELLA TIROIDE
  3. GLI ORMONI TIROIDEI T3 E T4: SINTESI E RUOLI NEL CORPO UMANO
  4. GLI ORMONI TIROIDEI T3 E T4: VALORI NORMALI ED ALTERAZIONI
  5. LE ANALISI DEL SANGUE PER LA FUNZIONE TIROIDEA

1. LA TIROIDE: COS'E' E DOVE SI TROVA?

La tiroide è una ghiandola endocrina: un organo deputato a secernere e rilasciare direttamente nel sangue i suoi secreti, chiamati ormoni tiroidei.

La tiroide è la ghiandola endocrina più grande del nostro corpo: è posizionata nella parte frontale del collo e collegata anatomicamente alle cartilagini che costituiscono il laringe. 

Il nome della tiroide deriva dal greco e fa riferimento alla sua forma, che significa ‘’scudo oblungo’’: più correttamente, presenta una forma ad H o a farfalla, con la porzione mediana definita istmo e le porzioni laterali chiamati lobi.

La ghiandola tiroide presenta 2 unità fisiologiche:

  • la componente secretoria primaria, costituita dalle cellule follicolari (tireociti T) che producono e immagazzinano gli ormoni tiroidei;
  • la componente secondaria, ad organizzazione cordonale, costituita da cellule parafollicolari (tireociti C) e secernenti calcitonina, ormone deputato al controllo metabolico del calcio.

In condizioni standard in un adulto sano, il volume della tiroide è compreso tra 6 e 16 ml, mentre le dimensioni oscillano

  • tra 6 e 7cm per larghezza;
  • 2-3cm per altezza;
  • 4-0.6cm per spessore dell’istmo;
  • 5-2cm per spessore dei lobi laterali.

La forma e le dimensioni della tiroide variano in base a molteplici fattori:

  • aumenta in dimensioni in diretta proporzione con l’avanzare dell’età fino alla fascia anziana: dopo i 65 anni, tende invece a diminuire
  • è più grande nelle donne, nelle quali aumenta di volume durante la fase mestruale del ciclo endometriale e durante la gravidanza; e tende invece a diminuire dopo la menopausa (riducendosi anche la capacità di catturare lo iodio)
  • l’alimentazione, lo stress, alcune malattie, fattori genetici determinano ulteriori variazioni delle sue dimensioni.

2. LE FUNZIONI DELLA TIROIDE

Nel corpo umano, la ghiandola tiroide svolge funzioni vitali, tra le quali:

  • regolazione dello sviluppo e crescita in tutte le fasi di vita del bambino (sin dalla fase intrauterina)
  • regolazione metabolica degli zuccheri, dei lipidi, delle proteine
  • termoregolazione – termogenesi

La tiroide svolge le sue funzioni per via dei suoi secreti: il suo ruolo consiste nel produrre e rilasciare gli ormoni tiroidei

– la triiodotironina -T3; e – la tiroxina o tetraiodotironina -T4, nelle cellule follicolari;

– la calcitonina, nelle cellule parafollicolari

La secrezione ed il rilascio nel sangue degli ormoni tiroidei avvengono tramite complesse reazioni biochimiche all’interno di meccanismi fisiologici controllati e mediati dal Sistema nervoso centrale, che li comanda in risposta alla ricezione degli stimoli biochimici rilasciati durante le fasi del metabolismo cellulare.

Come si formano gli ormoni tiroidei T3 e T4?

La sintesi di ormoni tiroidei T3 e T4 è regolata dalla secrezione dell’ormone Tireotropina (Thyroide Stimulating Hormone, TSH) nell’ipofisi; la quale a sua volta è regolata dall’elaborazione dell’Ormone di Rilascio della Tireotropina (Thyrotropin Releasing Hormone, TRH o TRF) nell’ipotalamo.

L’ormone TSH controlla la produzione di T3 e T4 nella tiroide; per feed-back negativo controlla anche il rilascio di TRH, diminuendolo se eccessivamente presente nel circolo.

L’elemento chiave della sintesi e rilascio degli ormoni tiroidei è lo iodio: la ghiandola tiroide è capace di catturare lo iodio dalle fonti alimentari, tramite un meccanismo specifico di trasporto preferenziale dispendioso di energia (che coinvolge la proteina di trasporto NIS, la pompa trans-membrana Na+/K+ ATPasi, cofattori enzimatici).

3. GLI ORMONI TIROIDEI T3 E T4: SINTESI E RUOLI NEL CORPO UMANO

Sotto comando del TSH, hanno luogo le reazioni chimiche dalle quali risultano gli ormoni tiroidei:

  • si parte dall’ aminoacido tirosina (rilasciato da una proteina di substrato chiamata tireoglobulina) il quale viene legato in un complesso con lo iodio*, che viene portato all’interno della cellula tramite il meccanismo di trasporto attivo trans-membrana Na+/K+ ATPasi
  • la reazione porta il nome di perossidazione ed è catalizzata dall’enzima tireoperossidasi fortemente dipendente dal selenio*

Dai primi composti risultati, sotto l‘azione degli enzimi deionidasi (o desiodasi), anch’essi dipendenti dal selenio, si formano gli ormoni tiroidei, di cui la T4 è presente maggiormente in circolo e dalla quale si forma per deiodazione periferica la T3, la quale rappresenta la forma attiva biologicamente.

La produzione ed il rilascio in circolo degli ormoni tiroidei sono fortemente dipendenti dalla presenza in quantità ottimali di microelementi, di cui i principali:

  • *lo iodio, il loro elemento essenziale;
  • *il selenio, il cofattore dei sistemi enzimatici di conversione e controllo dello stress ossidativo del tireocita;
  • *la pompa elettrolitica, Na-K/Ca-P, che viene utilizzata per rilascio e ripresa di energia e nei meccanismi di trasporto di membrana (Na+/K+ ATP)

 

Quali sono i ruoli degli ormoni tiroidei?

Le T3 e T4 sono molecole altamente lipofile, che circolano legate alle proteine plasmatiche, per le quali presentano vari gradi di affinità: si legano all’70-80% alla loro globulina specifica; al 10-20% all’albumina; al 9-11% alla transtiretina (deputata anche al trasporto del retinolo).

La triiodotironina-T3 che rappresenta la forma attiva, ha effetti diversi in vari distretti del corpo:

  • sistema nervoso centrale: regolazione della differenziazione cellulare e sviluppo cerebrale durante la vita intrauterina e nelle fasi postnatali; controllo del normale sviluppo dello scheletro nel feto; controllo del normale sviluppo fisico e neurologico nel bambino
  • -sistema cardio-vascolare: azione diretta di aumento della capacità di contrattilità del muscolo cardiaco; azione indiretta mediata dal sistema simpatico-adrenergico con aumento della contrattilità, eccitabilità e frequenza cardiaca, e con effetto tonico sui vasi sanguigni regolando il ritorno venoso
  • -termogenesi: azione diretta termogenica, per aumento del metabolismo basale, del consumo di ossigeno e sostanze energetiche, di produzione di energia a livello di tutti i tessuti
  • -metabolismo glucidico: stimolazione della produzione epatica di glucosio (per aumento di gluconeogenesi e glicogenolisi)
  • -metabolismo lipidico: stimolazione della lipolisi per aumento dell’attività enzimatica della lipasi ormono-sensibile (che scinde i trigliceridi) e della sintesi e riconversione del colesterolo; stimolazione della lipogenesi epatica
  • -metabolismo proteico: aumento della sintesi di proteine (strutturali, di substrato, enzimi, ormoni ecc), con effetto diretto sulla crescita e rimodellamento generale di sistemi ed apparati dell’organismo

4. GLI ORMONI TIROIDEI: VALORI NORMALI ED ALTERATI NEL SANGUE

I valori sierici considerati normali per gli ormoni tiroidei sono:

  • T3 libero (circolante) : 2.5 – 6 pg/ml
  • T4 libero (circolante) : 8 – 22 pg/ml
  • TSH : 0.15 – 3.5 mUI/L

 

Perché si valuta anche il valore del TSH?

In linea generale, nella valutazione primaria della funzione tiroidea si parla di un meccanismo di regolazione atto a mantenere in equilibrio la bilancia ormonale tiroidea: TSH è prodotto dall’ipofisi e stimola la tiroide a produrre e rilasciare T3 e T4; TSH è regolato a sua volta da un processo di feedback negativo: se i livelli di T3 e T4 sono bassi, l’ipofisi rilascia più TSH, e viceversa. 

 

Valori più alti o più bassi di T3 e T4: cause e fattori di rischio

La fragilità intrinseca della tiroide è dettata dalle sue caratteristiche d’organo e condiziona la alta predisposizione della ghiandola ad ammalarsi:

  • nel sistema endocrino è l’organo dominante e maggiore di peso, il più vascolarizzato, con forte innervazione prevalentemente simpatica;
  • è sede e fonte di intensi processi metabolici con effetti di aumento sull’utilizzo cellulare dell’ossigeno (processi ossidativi) e la produzione di energia e calore, e di aumento sulla produzione di proteine, necessarie per i processi anabolici

Inoltre la tiroide è fisiologicamente predisposta ad immagazzinare iodio, elemento vitale per la sua buona funzionalità, ma caratterizzato da una altissima reattività biochimica (basta pensare che lo iodio allo stato puro è quasi inesistente in natura).

Tra i fattori estrinseci che influenzano la buona funzionalità della tiroide, lo stile di vita e l’alimentazione giocano un ruolo fondamentale:

  • lo stress psico-fisico,
  • i disturbi cronici del sonno,
  • le scelte nel regime alimentare – con tutte le conseguenze (infiammazione cronica intestinale con alterazioni nell’assorbimento e distribuzione tessutale delle sostanze, sindrome da leaky gut, disfunzioni enzimatiche pancreatiche ed epatico-biliari ed a.)
  • l’aumento di peso e le disfunzioni metaboliche indotte
  • la sedentarietà

 

In linea di massima, le alterazioni dei valori di T3 e T4 circolanti sono associate a quelle del TSH, in un rapporto inversamente proporzionale: valori più bassi di ormoni tiroidei si associano a quelli più alti di TSH, e viceversa (tuttavia ci sono situazioni fisiopatologiche con rapporti diversi tra i livelli sierici degli ormoni tiroidei).

I valori più alti di ormoni tiroidei circolanti e/o valori più bassi di TSH caratterizzano la condizione di ipertiroidismo: di svariate cause

  • -lo stress psico-fisico e l’infiammazione tessutale cronica
  • -i disturbi metabolici (sindrome metabolica)
  • -il diabete
  • -le malattie autoimmuni (morbo di Graves)
  • -alcune terapie farmacologiche

 

I valori più bassi di T3 e T4 e/o valori più alti di TSH caratterizzano la condizione di ipotiroidismo, provocata da svariate cause tra le quali

  • -stress psico-fisico intenso, infiammazione cronica tessutale
  • -traumi, infezioni, radiazioni, alcune terapie farmacologiche
  • -il fluoro (antagonista dello iodio, dal punto di vista chimico)
  • -tossine, sia per reazione immediata sia per effetto da accumulo (pesticidi, metalli pesanti-mercurio, cadmio, cromo, cobalto.., leghe e compositi metallici)
  • -malattie autoimmuni come la celiachia
  • -l’alimentazione ricca di cereali raffinati e zuccheri

5. LE ANALISI DEL SANGUE PER LA FUNZIONE TIROIDEA

Molto spesso i problemi relativi alla funzionalità tiroidea vengono individuati durante esami e test di routine oppure svolti per la diagnosi di altre patologie.

La funzione tiroidea è valutata tramite esami del sangue specifici:

  • -TSH (tireotropina)
  • -Tiroxina (Tetraiodotironina, T4) totale / libera
  • -Triiodotironina (T3) totale / libera
  • -anticorpi anti-tireoperossidasi (anti-TPO), test che rileva la presenza di anticorpi diretti contro le proteine presenti sulla superficie dei tireociti: il loro valore elevato indica un danno autoimmune come nel caso della tiroidite di Hashimoto
  • -anticorpi anti-tireoglobulina (TgAb), test che se risulta positivo può indicare la presenza della tiroidite di Hashimoto, tuttavia non è richiesto di routine in quanto non sensibile e specifico come l’anti-TPO

 

Dagli ultimi dati ISTAT, in Italia circa 6 milioni (il 10%) di persone soffrono di patologie della tiroide, soprattutto donne (5-10 volte più colpite rispetto agli uomini); nella maggior parte dei casi si tratta di malattie non gravi e trattabili con esiti positivi se diagnosticate correttamente.

Come tutti gli anni a partire da 2008, dal 19 al 25 maggio 2025 si celebra la Settimana Mondiale della Tiroide per sensibilizzare la popolazione generale sui temi inerenti la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie tiroidee.

La settimana si conclude con la Giornata Mondiale della Tiroide, il 25 maggio: la Giornata è stata istituita dalla Thyroid Federation International (TFI) nel 2008, con l’intento di promuovere la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura della malattia tiroidea, ad oggi la più comune al mondo come patologia endocrina.

Il tema della manifestazione di quest’anno – che sarà “Tiroide e intelligenza artificiale” – apre una finestra sul futuro e sulle nuove applicazioni tecnologiche.

Le Associazioni, Enti e Società scientifiche organizzano eventi, conferenze, visite mediche e altri programmi di screening della funzione tiroidea, per sensibilizzare sulla salute della tiroide; si sottolinea l’importanza di una corretta alimentazione e di uno stile di vita sano per la salute della tiroide, con particolare attenzione al consumo di iodio, selenio e l’integrazione della vitamina D.

Secondo Dr. Antonella Olivieri ( ISS, Dipartimento di Malattie Cardiovascolari, Endocrino-Metaboliche e dell’Invecchiamento ) è molto importante «fare prevenzione attraverso la profilassi con sale iodato: la patologia nodulare tiroidea è infatti fortemente condizionata dalla carenza di iodio. Sebbene in Italia, grazie alla campagna sull’uso del sale iodato iniziata nel 2005, la nutrizione iodica sia molto migliorata, occorre che la popolazione continui ad essere sensibilizzata ad utilizzare poco sale e solo iodato già a partire dall’età pediatrica, al fine di contrastare in maniera rilevante la formazione del “gozzo” e dei noduli tiroidei»

 

Ambulatorio Pelizzo a Udine pone a disposizione degli utenti il servizio di analisi del sangue con prelievo venoso, eseguibile sia in ambulatorio che a domicilio del paziente.

Inoltre è disponibile il CHECK UP TIROIDE – pacchetto di analisi del sangue standard per la funzione tiroidea, consigliato come indagine preventiva per tutti gli adulti e in particolare per chi presenta fattori di alto rischio di sviluppo dei disturbi tiroidei:

— ereditarietà e familiarità per patologie endocrine ed autoimmuni

— disturbi del metabolismo (sindrome metabolica, diabete)

— donne in gravidanza e post-parto

— donne in menopausa 

— in generale, per tutte le persone dopo i 65 anni e soprattutto se si manifestano sintomi di iper o ipotiroidismo

—  come controllo degli effetti avversi / indesiderati sulla funzione tiroidea, delle terapie farmacologiche, radio e ionoterapie, chemioterapie in atto per altre patologie

Per correggere le errate abitudini e scelte nel regime alimentare per chi è affetto da disturbi della tiroide, risulta utile parlarne con il Nutrizionista: per redigere un piano personalizzato dietetico-nutrizionale e controllare periodicamente i risultati ottenuti.  Il Nutrizionista  è disponibile su appuntamento in Ambulatorio Pelizzo a Udine , previa prenotazione, in orari da concordare volta per volta.

 

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fonti essenziali

https://www.ese-hormones.org/

https://academic.oup.com/

Epicentro ISS

researchgate.net