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FIBROMIALGIA

INDICE

  1. COS’E’ E QUALI SONO LE CAUSE DELLA FIBROMIALGIA
  2. I SINTOMI E SEGNI CLINICI DELLA FIBROMIALGIA
  3. LA DIAGNOSI DELLA FIBROMIALGIA: TEST, ESAMI, ANALISI DEL SANGUE
  4. LA CURA DELLA FIBROMIALGIA: DAI FARMACI ALLA FISIOTERAPIA

La fibromialgia – conosciuta anche come Sindrome fibromialgica o Sindrome di Atlante – è una sindrome caratterizzata da dolore cronico che interessa il sistema muscolo-scheletrico: il dolore è diffuso e coinvolge muscoli, tendini, articolazioni e giunture in tutto il corpo.

La fibromialgia è classificata nel gruppo delle malattie reumatiche extra-articolari non infiammatorie; non ci sono segni evidenti di infiammazione articolare o muscolare: è una malattia silenziosa che può essere altamente debilitante pur non provocando degenerazione articolare o d’organo.

Si stima che questa condizione colpisca dal 2 al 8% della popolazione a livello globale, con una netta prevalenza nelle donne (in un rapporto di circa 3 a 1 rispetto agli uomini); in Italia si parla di circa 2 milioni di persone affette, prevalentemente donne in età adulta (30-50anni).

La fibromialgia causa un dolore persistente, diffuso in vari parti del corpo, con aumento della tensione muscolare e riaccutizzazione specie durante l’utilizzo degli stessi muscoli; il dolore può essere migrante o fluttuante e può essere associato ad alterazioni della sensibilità agli stimoli fisici esterni.

Le zone prevalentemente interessate sono la colonna vertebrale, le spalle, le braccia, i polsi, il circolo pelvico, le cosce; il dolore cronico si presenta spesso con riaccutizzazioni di varia intensità e durata e si associa ad astenia muscolare da moderata a severa ma senza riduzione di forza muscolare sotto sforzo (se non dovuta al dolore stesso).

La sindrome fibromialgica è considerata idiopatica e multifattoriale: per molto tempo oggetto di dibattiti e controversie, le cause sono tuttora sconosciute anche se vi esistono alcune teorie basate soprattutto sulle evidenze cliniche.

L’ ipotesi più approvata dalla comunità scientifica vede la fibromialgia come una patologia muscolare sistemica di tipo metabolico mitocondriale (miopatia metabolica) o una neuropatia periferica da origine non identificata; alcuni studiosi ritengono che alla base delle manifestazioni possano esserci disturbi del sonno profondo, fattori scatenanti legati allo stress, anomalie neurologiche dell’ippocampo, alterazioni dei neurotrasmettitori o di precursori di essi (in particolar modo la serotonina).

Ad oggi, in base alle evidenze cliniche ed epidemiologiche raccolte, la sindrome della fibromialgia può essere suddivisa in quattro gruppi o tipi misti

  • fibromialgia con estrema sensibilità agli stimoli dolorosi ma senza condizioni psichiatriche associate
  • fibromialgia con sintomi psichiatrici in co-morbilità, dolore e depressione responsive alla terapia farmacologica (SSRI)
  • depressione maggiore con sindrome fibromialgica concomitante
  • fibromialgia dovuta a somatizzazione psico-motoria, la quale giova anche della terapia complementare (comportamentale, fisioterapia, psicoterapia)

Tra i fattori di rischio e scatenanti della fibromialgia sono riconosciuti:

  • l’ereditarietà e la familiarità per neuropatie, polineuropatie
  • lo stress psico-fisico intenso e duraturo
  • spasmofilia (tetania non ipocalcemica)
  • traumi fisici, infortuni importanti e loro sequele
  • patologie osteo-articolari (artrosi)
  • patologie endocrine (alterazioni della funzione tiroidea)
  • infezioni sistemiche batteriche o virali (Sindrome Epstein-Barr – mononucleosi, malattia di Lyme, infezione da citomegalovirus, HIV-AIDS, influenza, epatite C, infezioni da meningococci o pneumococci ed a.)
  • alterata o ridotta/compromessa risposta immunitaria (deficit del sistema immunitario)
  • microbiota intestinale alterato (celiachia, intolleranza al lattosio, allergie alimentari, sindrome dell’intestino irritabile, malattie da malassorbimento ed a.)

2. I SINTOMI E SEGNI CLINICI DELLA FIBROMIALGIA

Il sintomo principale della fibromialgia è il dolore cronico: riferito in vari modi, come persistente e diffuso, da leggero indolenzimento a urente o acuto in varie zone o punti del corpo; fenomeno solitamente (ma non più utilizzato da solo come criterio diagnostico) localizzato in certi punti detti tender points (punti specifici sulla superficie corporea, dove è possibile provocare dolore esercitando digitopressione).

Oltre alla mialgia, possono comparire altri sintomi, non necessariamente concomitanti

  • intorpidimenti, formicolii, stilettate, sensazione di calore improvviso, ipersensibilità cutanea, prurito
  • fenomeno di Raynaud (formicolii, pallore e cianosi, perdita di sensibilità e dolore, in seguito a colpo di freddo o emozioni; particolarmente colpite le mani)
  • astenia e stanchezza muscolare cronica
  • rigidità e ipotonia muscolare
  • crampi (soprattutto notturni), sindrome delle gambe senza riposo, fascicolazioni, spasmi, tremori
  • disturbi del sonno ed alterazioni del ritmo circadiano; con eccessiva sonnolenza diurna sintomi da privazione del sonno
  • intolleranza al freddo / umidità; alterazioni della termoregolazione (alterata percezione del caldo/freddo)
  • alterazioni dell’equilibrio
  • ansia, depressione, attacchi di panico
  • disturbi della vista (visione offuscata, fotofobia)
  • disturbi dell’orecchio (vestibolite, acufeni)
  • iper-sensibilità chimica multipla (intolleranza ai farmaci)

 

Alcuni studi hanno messo in evidenza alterazioni della microcircolazione periferica e centrale, con diminuzione del flusso cerebrale in particolari aree del SNC responsabili della modulazione e trasmissione dello stimolo doloroso (percezione ed elaborazione di risposta agli stimoli nocicettivi) in correlazione ad alterazioni dei neurotrasmettitori come la serotonina, la noradrenalina, la dopamina.

3. LA DIAGNOSI DI FIBROMIALGIA: TEST, ESAMI, ANALISI

La diagnosi della fibromialgia si basa prevalentemente sull’esame clinico obiettivo; si considera positiva quando

  • è presente dolore generalizzato / diffuso con indolenzimento, soprattutto se esagerato rispetto ai segni clinici obiettivi
  • gli esami di laboratorio per i parametri biochimici dell’infiammazione sono negativi nonostante i sintomi siano importanti
  • il sintomo predominante è l’astenia muscolare cronica

Il dolore è considerato diffuso quando i pazienti hanno dolore sul lato destro e sinistro del corpo, al di sopra e al di sotto della vita e alle zone della colonna vertebrale (cervicale, torace anteriore, regione lombare) (msd.manuals.com)

Ad oggi, si ritiene che non è sufficiente rilevare la dolorabilità in corrispondenza ai tender points (almeno 11 su 18 specificati) in quanto i punti dolenti possono variare in intensità e nei vari tempi di follow-up;  i criteri di diagnosi generalmente accettati sono quelli dell’American College of Rheumatology (criteri basati su test per dolore articolare e non articolare; presenza e gravità dei sintomi cognitivi e somatici).

Data la similitudine della sintomatologia con altre malattie che coinvolgono il sistema neuro-motorio, si considera necessaria la diagnosi differenziata per:

  • miopatie e neuropatie, sindromi neurologiche sistemiche, tetanie, malattie convulsive minori
  • artrosi e artrite; reumatismo poliarticolare
  • malattia di Sjogren
  • sclerosi multipla
  • malattia di Lyme
  • patologie endocrine (ipo/ipertiroidismo; ipertiroidismo subclinico; disfunzioni surrenali; malattie ipofisarie)
  • collagenopatie
  • malattie autoimmuni (lupus sistemico, vasculiti, gastrite cronica atrofica)
  • tetania da carenza di calcio (rachitismo)
  • avvelenamenti da metalli pesanti (cromo, piombo, cadmio)

Non ci sono parametri biochimici univoci ed indicativi della sindrome fibromialgica: tuttavia con le analisi del sangue si possono evidenziare – soprattutto in riferimento alla diagnosi differenziata – il grado di infiammazione tessutale, le alterazioni metaboliche, il danno a carico della fascia muscolare, la presenza o meno di anticorpi per le varie patologie infettive od autoimmuni ecc.

Lo specialista curante potrà indicare di eseguire diverse analisi del sangue come ad esempio

4. LA CURA DELLA FIBROMIALGIA: DAI FARMACI ALLA FISIOTERAPIA

La cura della fibromialgia rappresenta una combinazione di terapie atte a ridurre il dolore e migliorare la qualità di vita della persona; gli interventi di cura includono anche l’obiettivo di prevenire le recidive del dolore e sono scelti dallo specialista curante in modo individuale e personalizzato in base alla storia clinica e fabbisogni di ogni paziente in parte.

La cura della fibromialgia prende in considerazione alcuni aspetti essenziali:

  • riduzione / risoluzione del dolore e dei sintomi presenti
  • miglioramento della qualità del sonno
  • riduzione dello stress psico-fisico
  • modifiche comportamentali, dello stile di vita e del regime alimentare

Terapia farmacologica

è individuale, sequenziata e prevede l’utilizzo di farmaci analgesici-antidolorifici, miorilassanti centrali e periferici, FANs, antiepilettici-anticolvulsivanti, antidepressivi e benzodiazepine, cortisonici, oppiacei ecc.; la scelta spetta sempre al medico, che indicherà tempi dosi e modi di somministrazione per ogni paziente in parte.

Terapia complementare non farmacologica

viene considerata fondamentale per migliorare le condizioni di salute e la qualità di vita del paziente fibromialgico.

Gli interventi terapeutici sono multidirezionali:

 

La fisioterapia per la fibromialgia

si basa su programmi personalizzati che consistono nello svolgere attività fisica costante e graduale, nel rispetto delle proprie capacità e preferenze; il coinvolgimento attivo della persona nel percorso di rieducazione e riabilitazione motoria è cruciale per garantire i risultati ed ottimizzare i tempi di recupero neuro-motorio.

Gli obiettivi della fisioterapia sono

  • gestire il dolore cronico in termini di intensità e recidive/riaccutizzazioni
  • aumentare la mobilità articolare e la flessibilità muscolare
  • migliorare la forza e il tono muscolare
  • promuovere il benessere psico-fisico

 

Gli interventi fisioterapici sono concentrati su:

  • attività fisica aerobica leggera-moderata (camminata, corsa lenta, ciclismo, nuoto, acquagym-idrokinesiterapia)
  • esercizi guidati di flessibilità e mobilità muscolare (rafforzamento e allungamento muscolare)
  • esercizi di respirazione per migliorare la funzionalità del diaframma e condurre al rilassamento muscolare
  • interventi di terapia manuale – mobilizzazioni, manipolazioni articolari, massaggi mirati a ridurre il dolore e recuperare elasticità e tono muscolare

In tutti i casi è fondamentale che il percorso di cura sia personalizzato sotto la guida di un fisioterapista esperto sia per i tempi e tipologie dell’attività fisica sia per gli interventi manuali, in ordine di creare un programma su misura per le esigenze individuali.

Ambulatorio Pelizzo, Centro Infermieristico e Prelievi a Udine, amplia il ventaglio di servizi alla salute della persona e pone a disposizione degli utenti il SERVIZIO DI FISIOTERAPIA  su appuntamento tutti i giorni da lunedì a venerdì in orario pomeridiano.

Sono altresì disponibili interventi della sfera infermieristica quali iniezioniprelievi venosi per analisi del sanguetelecardiologia, cateterismo e stomie nonché il servizio NUTRIZIONISTA con la consulenza professionale in ambito della DIETETICA.

Per tutti i servizi alla persona e le prestazioni e servizi infermieristici non esitate a contattarci direttamente in Ambulatorio.

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