La fibrillazione atriale è il nome comune di un’alterazione nel ritmo cardiaco atriale – un’aritmia – dovuta ad un difetto nella contrazione degli atri (le 2 camere superiori del cuore).
La alterata o difettosa contrazione degli atri (parziale o totale) comporta un ristagno di sangue nelle camere del cuore al quale si sovrappone il continuo scarico di impulsi elettrici sul sistema della conduzione atrioventricolare ovvero un’incostante ed irregolare trasmissione di impulsi dagli atri ai ventricoli (le 2 camere inferiori del cuore).
Queste alterazioni nella contrazione atriale e trasmissione atrioventricolare conducono alla comparsa di fibrillazione atriale – una tachiaritmia sopraventricolare caratterizzata da battiti irregolarmente irregolari ovvero nella quale non si riconosce una sequenza ritmica del battito (’supraventricular tachyarrhythmia with uncoordinated atrial activation and ineffective atrial contraction’’ ESC Guidelines 2020, European Heart Journal 2020;42;373-498)
Come si classifica la fibrillazione atriale?
Le Linee Guida ESC EACTS 2020 (EUR.J.of Cardiol. 2020, 42;373-498) e successivi aggiornamenti differenziano le classi della fibrillazione atriale in base alla sintomatologia, esordio e durata, patologie preesistenti:
Attualmente i termini di ‘’ FA singolare’’ , ‘’ FA cronica’’ e ‘’FA valvolare/non valvolare’’ sono considerati obsoleti e non raccomandati dalle LG ESC EACTS.
Tra le principali cause della fibrillazione atriale sono state identificate:
Quali sono i fattori di rischio maggiore per la fibrillazione atriale?
Come fattori di rischio per la fibrillazione atriale, sono considerati fattori non modificabili
Tra i fattori modificabili per la FA si contano
E’ stata confermata la correlazione diretta tra la fibrillazione atriale e le condizioni patologiche preesistenti, come fattori di rischio per il peggioramento del quadro clinico:
La fibrillazione atriale: numeri e statistiche
La fibrillazione atriale è l’aritmia cardiaca più riscontrata in pratica medica e in Italia colpisce più di 1 milione di persone, numero riferito solo ai casi accertati; ogni anno si riscontrano circa 100000 casi nuovi, individuati in gran parte grazie alle iniziative di prevenzione e cura di primo e secondo grado delle malattie cardio-cerebro-vascolari, che sono state avviate negli ultimi anni nell’ambito socio-sanitario e dell’’improvement of life-quality’’ implementato da OMS nein tutto il mondo.
L’incidenza della fibrillazione atriale è maggiore per gli uomini, di più per la razza caucasica; aumenta con l’età e con la compresenza di patologie/disturbi d’organo od apparati (diabete e disfunzioni metaboliche, ipo/ipertiroidismo, disturbi dell’apparato respiratorio e apnee notturne, patologie renali ed epatiche).
La fibrillazione atriale è spesso asintomatica: un gran numero di persone non sa di esserne affetti e ne scopre incidentalmente l’esistenza (di solito, durante esami di routine eseguiti in ambulatorio; con la misurazione della pressione arteriosa e frequenza cardiaca; con elettrocardiogramma richiesto per seguire un’ attività fisica; durante l’esame polisonnografico delle apnee notturne ecc).
La maggior parte delle persone accusano
Quali possono essere le complicanze della fibrillazione atriale?
Il deficit nella contrazione atriale conduce ad un ristagno di sangue negli atri che può comportare la formazione di trombi (piccoli coaguli di sangue), con rischio d’insorgenza di un evento embolico cerebro-vascolare (ictus): la fibrillazione atriale è il primo fattore di rischio maggiore per l’ictus e TIA con aumento esponenziale dell’incidenza nei casi di patologie compresenti.
In più, la fibrillazione atriale può modificare la gittata cardiaca, alterazione che diventa importante nelle persone che già fisiologicamente hanno una bassa frequenza del ritmo cardiaco; in questi casi si può sviluppare un’insufficienza cardiaca con cardiopatia ischemica dolorosa (acuta).
Un altro rischio maggiore della fibrillazione atriale è quello emorragico: l’instabilità emodinamica acuta si manifesta con ipotensione sintomatica, edema polmonare, ischemia miocardica e shock cardiogeno, sincope; diventa fondamentale individuare tempestivamente tutti i fattori predisponenti e predisporre il percorso di prevenzione e cura in maniera personalizzata per ogni caso clinico.
Molte persone affette da fibrillazione atriale non accusano sintomi, soprattutto se la frequenza cardiaca rimane bassa o normale; in molti casi, il disturbo viene scoperto durante controlli e visite di routine effettuati in ambulatorio medico, fatto dal quale si evince l’importanza di eseguire i percorsi di screening attivo e monitorato dal medico il quale potrà indicare ulteriori accertamenti in caso si generi il sospetto di fibrillazione.
La fibrillazione atriale può essere documentata con esami strumentali come elettrocardiogramma a 12 derivazioni, holter cardiaco 1 giorno o più, ecocardiografia: da eseguire in base all’indicazione medica specialistica per ogni caso clinico presentato.
Il tracciato elettrocardiografico può evidenziare nel sospetto di FA:
Gli esami strumentali possono mettere in evidenza alcune alterazioni morfologiche e funzionali che sono considerate red-flags/segnali d’allarme perché possono condurre a FA di tutti i gradi:
Le linee guida ESC-EACTS 2020 ed agg. 2024 raccomandano:
Il Holter cardiaco per più di 1 giorno – 2, 7 o 9 giorni o secondo indicazioni – rappresenta attualmente l’esame strumentale di prima scelta per
— sintomi come dispnea e dolore toracico non spiegabili altrimenti; sincope, collasso; crisi frequenti e/o prolungate di cardiopalmo (palpitazioni), nelle persone senza storico clinico di cardiopatie;
— individuare la fibrillazione atriale
— individuare le condizioni di aritmia nelle persone affette da malattia cronica cardiaca (come la cardiomiopatia dilatativa, la sindrome del QT lungo, la sindrome Wolff-Parkinson-White, anomalie valvolari ed a.);
— controllo dello stato e periodo di recupero post-infarto e post-ictus
In aggiunta, l’esame del Holter cardiaco è uno strumento utilizzato per controllare
— efficacia terapeutica ed effetti indesiderati dei farmaci antiaritmici e stabilizzanti, per le persone che soffrono da difetti del sistema di conduzione del cuore (extrasistole, fibrillazione, bradi-tachicardia, blocco sino-atriale o atrio-ventricolare – anche quando indotti da farmaci);
— l’adesione – o aderenza – alla terapia farmacologica
Il HOLTER CARDIACO – ELETTROCARDIOGRAMMA DINAMICO SECONDO HOLTER – è un esame totalmente indolore e non invasivo che si basa sullo stesso principio dell’ELETTROCARDIOGRAMMA: la registrazione dell’attività elettrica del cuore con la riproduzione su grafico in carta millimetrata; con la differenza che la registrazione avviene per un periodo ininterrotto di tempo che varia da 24H a 9 giorni.
Rispetto all’esame ECG standard, l’ HOLTER CARDIACO presenta il vantaggio che permette di avere una riproduzione fedele dell’attività elettrica del cuore per un periodo più lungo di tempo (che varia da 24h a 9 giorni in base all’indicazione medica) ed è fondamentale in tutti i casi che necessitano di approfondimento diagnostico.
Presso il Centro Infermieristico e Prelievi Pelizzo a Udine è possibile richiedere ed effettuare l’esame diagnostico HOLTER CARDIACO offrendo più alternative, in base all’indicazione medica specialistica:
L’Ambulatorio Pelizzo a Udine in collaborazione con CARDIO ON LINE (https://www.cardioonlineeurope.com/) pone a disposizione degli utenti il reparto TELECARDIOLOGIA, con la possibilità di effettuare gli esami del holter cardiaco indicati dal cardiologo, utilizzando tecnologie e dispositivi avanzati e con refertazione specialistica cardiologica in 24-48ore dal ricevimento dei dati registrati in piattaforma digitale.
articoli correlati
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fonti essenziali
2023 ACC/AHA/ACCP/HRS Guideline for the
Diagnosis and Management of Atrial Fibrillation:
A Report of the American College of Cardiology/
American Heart Association Joint Committee on
Clinical Practice Guidelines
https://academic.oup.com/eurheartj/article/42/5/373/5899003 by guest on 01 May 2023
ESC Guidelines 2020, European Heart Journal 2020;42;373-498
Thompson et al Clin. Pharmacol Therap 2023; 113:585-599
Pelizzo centro infermieristico e prelievi sas di Pelizzo Luigi e Soci.
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